Capaccio/Paestum: patto Alfieri-Squecco “fu scambio politico mafioso”: la Cassazione rigetta primo ricorso dell’ex sindaco
Scambio elettorale politico-mafioso, a Capaccio Paestum, in occasione delle Amministrative 2019. Rigettato dalla Cassazione il primo ricorso presentato dai legali di Franco Alfieri, gli avvocati Agostino De Caro e Domenicantonio D’Alessandro, che avevano impugnato la decisione del Riesame di ‘confermare’ i domiciliari per l’ex sindaco della città dei Templi, sollevando anche diverse eccezioni nel merito della sussistenza delle esigenze cautelari e sulla natura del reato in sé, contestato al primo capo d’imputazione dell’indagine condotta dall’Antimafia di Salerno, chiedendone in subordine la derubricazione. Lo scrive StileTv. In attesa delle motivazioni della sentenza, per i giudici della Suprema Corte “fu uno scambio elettorale politico-mafioso” il patto siglato tra Alfieri e Squecco di far candidare Stefania Nobili, l’allora moglie dell’imprenditore pregiudicato capaccese condannato per associazione camorristica, in cambio della promessa dell’ex sindaco di non abbattere il lido Kennedy di proprietà dei coniugi Squecco. Si attende ancora, invece, l’esito del secondo ricorso nel merito, presentato dai difensori di Alfieri, alla luce della cristallizzazione di uno scenario politico-amministrativo radicalmente mutato.





